“Avere coraggio” nel proprio ambito aziendale significa molto di più che “lanciarsi” o “rischiare”, l’avere coraggio è un concetto che ha un valore profondo, ha a che vedere infatti con la nostra identità e con il significato che ha per noi la nostra vita in termini di realizzazione personale. Un atto di coraggio può letteralmente cambiare l’intero corso della nostra esistenza e portarci ad un livello più alto.
Il “coraggio” è un concetto che se conosciuto e sfruttato adeguatamente può fare la differenza per noi e per il nostro futuro. Vediamo insieme come.
Cos’è il coraggio
Il coraggio è intimamente legato al concetto di cambiamento, alla capacità di uscire dallo schema rigido, dalla situazione stagnante, dalla zona di comfort e “andare oltre”. Tutto ciò che ho appena scritto fa quasi sempre paura, ma per assurdo è una paura che nasce come istinto di conservazione ma che, sul lungo periodo, può portare a conseguenze negative. Pensate ad esempio ad un’azienda che, per mancanza di coraggio dei suoi manager, non si rinnova, non adeguandosi al cambiamento del mercato e alla fine si vede costretta a dichiarare fallimento.
Superare la paura di cambiare
Il coraggio ha a che vedere con il superare la paura di cambiare, con tutti i rischi che ciò comporta.
Ma quali sono questi rischi? Ci sono diversi aspetti da considerare, pratici, prima di tutto, ma anche sociali, come il rischio di non venire accettati per quello che si vuole diventare, per il cambiamento che si sta mettendo in atto.
Eppure c’è qualcosa che può sostenerci in questo processo così difficile: da un lato è la necessità di sentirci integri, di sentire che stiamo rispettando una nostra necessità vera e profonda, dall’altro la consapevolezza che sia più importante quello che andiamo a guadagnare di quello che perderemo. È questa consapevolezza che può fare la differenza, rendendoci più facile la scelta di agire con coraggio.
Il coraggio è sempre soggettivo
Ricordiamoci che la valutazione del gesto di coraggio è sempre completamente soggettiva. Per alcuni di noi potrebbe risultare facile scegliere di cambiare lavoro, se ci sentiamo sicuri della nostra scelta e delle nostre prospettive, per altri invece anche solo scegliere di fare piccole modifiche al modo in cui approcciano l’ambiente di lavoro può essere una scelta estremamente difficile da prendere e che richiede appunto una buona dose di coraggio.
Il rispetto di sé
Un altro aspetto da considerare è il rispetto, non verso gli altri, bensì verso noi stessi, i nostri tempi e le nostre fragilità. Il vero coraggio non è quando compiamo una scelta “di getto”, ma quando prepariamo noi e il nostro cuore a ciò che dobbiamo affrontare, con calma e serenità, rispettando i tempi giusti e senza forzarci. Esiste infatti anche il coraggio di aspettare e di agire al momento opportuno.
Coltivare il coraggio nelle proprie azioni
Ma quindi è possibile “accrescere” il proprio coraggio? Certamente sì, esistono tecniche e training per imparare a superare le situazioni che ci fanno paura e a non rimanere bloccati.
Alcune tecniche prevedono esercizi che ci permettono di identificare i condizionamenti che ci bloccano e a superarli, perché, ricordiamolo, la paura esiste solo nella nostra mente.
Fare il salto
Alla fine ogni atto di coraggio prevede una buona dose di imprevedibilità, ci saranno sempre variabili e incognite che non potremo anticipare. Accettare questa imprevedibilità con fiducia in sé e nel futuro è l’essenza di questo salto che a volte la vita ci chiama a fare.
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