I feedback sono un elemento fondamentale in uno spazio di lavoro efficiente, produttivo e soprattutto piacevole. Spesso si evita di condividere la propria opinione per evitare potenziali conflitti, eppure i feedback sono una risorsa che, se saputa gestire, può migliorare l’autoconsapevolezza del nostro interlocutore, portandolo ad una maggior capacità di giudizio e ad un implicito miglioramento del suo stato di benessere e delle sue prestazioni.
Perché sono così importanti? Semplicemente perché ogni essere umano ha una percezione di sé e del proprio operato assolutamente soggettiva. I feedback permettono, tra le altre cose, di ampliare tale percezione e di arricchire l’immagine che l’altro ha di sé, permettendogli di uscire dagli inevitabili schemi mentali.
Consideriamo anche che in realtà i feedback sono inevitabili, nel senso che anche se non dovessimo esprimere un nostro parere esplicito l’altra persona sarà spontaneamente portata ad immaginare il giudizio che abbiamo nei suoi confronti. Dare un feedback adeguato permette di evitare che tale interpretazione possa risultare erronea o negativa.
Consideriamo anche che dei feedback beneficia anche la persona che li esprime, permettendole di esprimere la propria opinione e di non “tenersi dentro” una valutazione. Inoltre il feedback può stimolare il dialogo e il confronto, e non è detto che un giudizio specifico rimanga identico dopo che è stato espresso.
Infine l’aspetto più importante: è fondamentale saper dare i feedback, in modo da renderli uno strumento costruttivo e da cui entrambi le parti possono trarre benefici.
Vediamo ora quali sono le caratteristiche che deve aver un feedback per risultare utile e costruttivo.
- Equilibrato
Può sembrare scontato ma è bene ricordare che i feedback possono essere sia positivi che negativi. Un buon punto di partenza è dosarli entrambi, evitando di dare solo feedback negativi o solo feedback positivi.
- Contestualizzato
Quando diamo un feedback è fondamentale che sia spiegato l’ambito a cui si riferisce, ed in particolar modo come la valutazione non sia legata alla persona, ma ad un’azione concreta, in modo che non sia possibile prenderla sul personale
- Specifico e misurabile
Più si è specifici più la persona sarà in grado di capire qual è stato l’errore (in caso di feedback negativo) e cosa può migliorare.
- Immeditato
Più il feedback viene dato con prontezza meglio è, senza aspettare e lasciar passare troppo tempo. Attenzione solo a non dare feedback sull’onda dell’emozione, come vedremo nel prossimo punto. Tuttavia ricordiamoci che è fondamentale scegliere sempre il momento giusto.
- Neutro
Un feedback carico di emozione paradossalmente perderà valore perché la persona assocerà il giudizio all’emozione stessa. Un feedback pacato, basato su una comunicazione aperta ed assertiva, e non eccessivamente emotiva farà centro più facilmente.
- Pubblico o privato
Questo aspetto va saputo dosare con criterio. È meglio dare un feedback in pubblico o in privato? Dipende. Di solito è buona norma dare feedback positivi in pubblico e quelli negativi in privato, per ovvie ragioni.
- Empatico
È fondamentale commisurare le nostre parole non solo in base alla persona che abbiamo di fronte, ma anche al suo stato d’animo di quel momento o alla specifica situazione in cui si trova. Potremmo quindi trovarci a non dare lo stesso feedback a persone diverse, anche se magari hanno agito allo stesso modo.
- Bilaterale
Un feedback non è una comunicazione a senso unico, ascoltare è altrettanto importante quanto parlare, anche solo per valutare le reazioni del nostro interlocutore.
Altri articoli
Meno stress e più energia grazie al Trust Management
Qualunque contesto aziendale è formato nella sua essenza fondamentale dalle relazioni che in esso si sviluppano e lo definiscono. E ogni relazione umana si basa sulla presenza (o la mancanza) di fiducia. Per questo è così importante saper valutare, sostenere,...
Come ottenere il massimo dalle sinergie grazie all’intelligenza collettiva
Ogni gruppo, si sa, forma in sé un’entità che è superiore alla somma delle sue parti. Ma com’è possibile sfruttare questo valore aggiunto senza che diventi, come spesso avviene in azienda, un movimento dispersivo e poco efficiente? Uno dei modi più semplici e diretti...
Ridurre gli infortuni cambiando la percezione del concetto di sicurezza
Diversi studi hanno dimostrano che gli infortuni aziendali sono dovuti nell’80% dei casi da errori umani. Partendo da questo dato appare ovvio che per ridurre gli infortuni sia più opportuno ed efficace partire dall’analisi del comportamento umano, per capire poi come...
Come trasformare gli altri da nemici in alleati
Secondo Alfred Adler, uno dei padri della psicologia, quasi tutti i nostri problemi derivano dai rapporti interpersonali: se ci pensate ogni nostra emozione deriva da qualcosa che, dal nostro punto di vista, non funziona nella relazione con gli altri. Nel campo...
Come liberarsi dalla competitività con i colleghi
Tutti abbiamo percepito, almeno una volta nella nostra vita (e forse ben più di una) un senso di competitività; in realtà, se ci portate attenzione, vi accorgerete che la competitività ci riguarda in quasi tutte le situazioni di vita, da quelle sociali, in cui...
Valorizzare l’intuito in azienda grazie alle Management Constellations
Cosa accomuna Barak Obama, Albert Einstein e Elon Musk? Va da sé che sono personaggi di grande intelligenza, ma ciò che li accomuna veramente è la grande capacità d’intuito. Perché è importante l’intuito in azienda? L’intuito è quella capacità in grado di...
Come scrivere email fantastiche
Ormai le gestiamo in automatico, ogni giorno, costantemente; fanno parte della nostra vita, della nostra routine, determinano il nostro modo di lavorare, i nostri rapporti, la nostra comunicazione. Eppure non diamo loro tanta importanza, a volte rispondiamo in...
Il coraggio in azienda: la chiave del tuo successo
“Avere coraggio” nel proprio ambito aziendale significa molto di più che “lanciarsi” o “rischiare”, l’avere coraggio è un concetto che ha un valore profondo, ha a che vedere infatti con la nostra identità e con il significato che ha per noi la nostra vita in termini...
La mindfulness come risorsa per lavorare meglio e con meno sforzo
Negli ultimi anni avrete sentito parlare spesso della mindfulness e dei benefici che comporta, sia in ambito personale che professionale, per chi la pratica con costanza. Ma esattamente perché può essere utile per il nostro benessere sul posto di lavoro? Quali...
Sviluppare il benessere in azienda tramite l’intelligenza emotiva
Tutti parlano di QI, ma vi è un altro tipo di intelligenza, altrettanto importante per via del suo enorme impatto sul nostro benessere e sulle nostre decisioni: l’intelligenza emotiva. Teorizzata per la prima volta nel 1990 da Daniel Goleman, l’IE può fare la...